Forse una parola strana. La troviamo nel vangelo dopo che il Maestro aveva parlato senza mezzi termini delle tragedie della storia. Aveva davanti cittadini di Gerusalemme, ammirati dalla grandezza del tempio.
“Verrà il momento in cui di questa bellissima architettura non rimarrà pietra su pietra che non sia distrutta. Terrorismo psicologico? Un modo per catturare l’attenzione con lo stile degli antichi profeti
No.
Gesù guarda e ci inviata a guardare con obiettività i movimenti della storia, misto di tragedie e di trionfi, di vittorie e di sconfitte. È la vita. Con un messaggio nascosto importante: fondiamo le nostre sicurezze su ciò che non passa. “Perseveranza” è sapere su quale roccia stabile mi sono appoggiato e non lasciarla per l’immagine di un giorno.