C’è un elemento naturale, antico quanto l’uomo che guarda il cielo lungo i passi della sua vita, il sole che dopo il solstizio d’inverno pian piano mangia le ore alla notte.
Nella religione paleoveneta dei nostri antenati grandi fuochi “bruciavano l’inverno” e annunciavano di lontano una nuova stagione. Oggi vai per le strade ed è tutto uno sfavillare di luci colorate, i led che giocano con il buio delle lunghe notti.
Ma c’è una luce più grande che si sovrappone e spiazza lo stupore dell’uomo anche di fronte alla luce nuova della natura. È la luce che non tramonta.
È la luce di un Dio che si fa bambino.
È la luce del più grande avvenimento della storia: Dio che si fa uomo. Piccolo. Nulla. Un bimbo che ha bisogno dell’affetto di una mamma, della protezione di un papà. Un bimbo per me che mi sento tanto grande.
Vuoi scalare il cielo verso l’Infinito?
È Lui che è sceso da te sulla terra!