Sentiamo tutta la potenza di questa parola, pronunciata davanti alla tomba dell’amico. Dopo le attese deluse e dopo che lui stesso si è commosso, Gesù proclama deciso, nonostante lo circondi il disprezzo disincantato dei presenti: “Lazzaro vieni fuori”. E Lazzaro esce, vivo, dal suo sepolcro.
Nell’ultima domenica di Quaresima risuona questo anticipo di risurrezione. Gesù al pozzo si è rivelato acqua per la nostra sete. Guarendo il cieco l’abbiamo riconosciuto luce per il nostro buio. Oggi vita per la nostra morte. È vita per quelle situazioni di morte in cui a volte viviamo, notti che non conoscono fine. Ciò che ci sembra impossibile, una nostra risurrezione, quello che sembra un sogno, diventa realtà. Cristo ci chiama. Grida anche a noi vieni fuori! Esci dal sepolcro del tuo buio per aprirti alla mia luce. Esci dalla stanza chiusa del tuo egoismo dove vedi solo te stesso e apriti al calore di un affetto donato. Metti in atto la tua capacità di amare. Esci verso la tua nuova primavera…